Trinità dei monti scalinata
- by Superadmin Vida
- 30 ott 2019
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Una grandiosa villa romana, gli Horti Luculliani, sorgeva nel punto dove oggi c’è la chiesa Santissima Trinità dei Monti, un tempo "Trinità del Monte". La prima parte della chiesa fu costruita tra il 1502 ed il 1519 in stile gotico, coperta da volte a crociera ogivali, ma era troppo piccola ed angusta. Dopo l’acquisizione di una serie di vigne limitrofe, dal 1530 al 1570, furono realizzati per i padri francesi dei Minimi un convento più grande ed una chiesa nuova coperta da volta a botte e chiuso da una facciata ornata da due campanili simmetrici, opera di Giacomo della Porta e Carlo Maderno.
La particolarità dei due orologi alla base dei campanili è che uno segna l’ora di Roma e l’altro quella di Parigi. L'interno della chiesa è composto da un'unica grande navata sulla quale si aprono sei cappelle laterali ornate da pregevoli opere d'arte, come le due opere di Daniele da Volterra, allievo di Michelangelo: la celebre "Deposizione" e “l'Assunzione” (dove ritrae anche il suo maestro). Una cancellata in ferro separa la parte più antica. Altra opera imperdibile è l’affresco della Vergine, nota come la "Mater admirabilis!" (ovvero "Madre ammirabile!") e la sua cappella meta di pellegrinaggio.
Dinanzi alla chiesa è stato collocato l'obelisco Sallustiano, portato a Roma quasi certamente da Aureliano e da questi fatto collocare all'interno degli Horti Sallustiani. L'obelisco, alto metri 13,91 e di granito rosso, è egizio-romano perché fu inciso anticamente a Roma con iscrizioni mal ricopiate.
Accanto alla chiesa c’è il convento del Sacro Cuore, famoso per gli studi di carattere scientifico compiuti dai Minimi, che allestirono una ricca biblioteca nel campo della biologia, matematica, fisica e scienze naturali. Notevole il chiostro che può essere raggiunto direttamente dalla chiesa oppure dall’ingresso del convento situato sul fianco sinistro della chiesa.
La realizzazione delle “strada felice” tra il Pincio e la chiesa di Santa Maria Maggiore comportò un tale sbancamento che per ovviare al problema l'architetto progettò e costruì la scalinata a due rampe convergenti che conduce alla chiesa: i pilastri posti alle due estremità della scala presentano lo stemma della famiglia Peretti, i tre monti, e sopra a due capitelli due erme con bassorilievi raffiguranti San Luigi, in onore di re Luigi XII. Ma la scalinata più famosa è quella che da piazza di Spagna porta alla chiesa: fu terminata nel 1726 e alterna tratti curvi, tratti diritti e terrazze, costituendo uno degli esempi più rappresentativi dell'ultima arte barocca, per il gusto scenografico e spettacolare. La scalinata si articola in una successione di rampe di 12 gradini ognuna, ai quali vanno aggiunti i quattro gradini iniziali, per un totale di 136. Al centro della piazza c’è la famosa fontana realizzata tra il 1626 e il 1629 dal Bernini, conosciuta come la Barcaccia.